Vetri di Sicurezza
Nel progettare vetri e vetrate in edilizia, oltre ad applicare i vari riferimenti normativi in materia di: termica, acustica, resistenza ai carichi e sovraccarichi vedi DM 14 gennaio 2008, é necessario attenersi ai principi fondamentali della sicurezza, richiamati della normativa UNI 7697 poiché resa cogente dal decreto legislativo del Codice del consumo N° 206 della legge 06 settembre 2005, a norma dell'articolo 105 che stabilisce: in assenza delle norme di cui ai commi 1 e 2, la sicurezza del prodotto e' valutata in base: alle norme nazionali non cogenti che recepiscono norme europee, alle norme in vigore nello Stato membro in cui il prodotto e' commercializzato, alle raccomandazioni della Commissione europea relative ad orientamenti sulla valutazione della sicurezza dei prodotti, ai codici di buona condotta in materia di sicurezza vigenti nel settore interessato, agli ultimi ritrovati della tecnica, al livello di sicurezza che i consumatori possono ragionevolmente attendersi…… Per effetto della legislazione sopra citata il rispetto della normativa UNI 7697 risulta essere cogente. Si segnala che per tutte quelle applicazioni non specificate nel prospetto 1 della normativa UNI 7697, le vetrazioni devono rispondere ai concetti di sicurezza indicati nei campi di applicazioni similari della medesima tabella la cui interpretazione dovrà non essere di tipo limitativo( restrittivo ) e non dovrà mai dare origini a pericoli per le persone in caso di rottura del vetro. La normativa UNI 7697 fornisce i criteri di scelta dei vetri da impiegare nelle applicazioni, siano essi per interni che per esterni, al fine di garantire i requisiti necessari per l’ incolumità delle persone e per la protezione degli oggetti. E’ opportuno prevedere nei diversi campi applicativi quanto segue:
Terziario: i vetri interni debbono essere temprati o stratificati indipendentemente dall’altezza del piano di calpestio; i vetri esterni debbono essere temprati o stratificati se entrano in contatto con le persone, in caso contrario possono essere utilizzati dei vetri ricotti (vetri normali), purché non siano a rischio di shock termico.
Residenziale: tutti i vetri che entrano a contatto con le persone ed hanno il lato inferiore a meno di 100 cm dal piano di calpestio debbono essere temprati o stratificati, sia che siano posizionati internamente che esternamente, in caso contrario sono ammessi dei vetri ricotti (vetri normali). Consigliamo vivamente di prevedere sempre una composizione realizzata con vetri di sicurezza, che sia uguale come spessori e composizione in tutte le finestrature dell’edificio, al fine di ottenere una omogeneità di protezione acustica ed una sicurezza superiore per gli utenti.
Parapetti: è obbligatorio l’impiego di vetri stratificati ricotti anticaduta, che debbono essere intelaiati sui quattro lati. Utilizzare sempre almeno uno spessore di plastico 0.76. In caso di differenti modalità di installazione, si consiglia di consultare sempre l’Ufficio Tecnico di Glass6group per gli spessori e le lavorazioni da prevedere sui vetri.
Scuole, ospedali ed assimilabili: tutti i vetri interni devono essere stratificati; per i vetri esterni è preferibile prevedere il prodotto stratificato. Non devono mai essere installati vetri ricotti o vetri induriti.
Tetti: i vetri posti all’esterno dovrebbero sempre prevedere la tempra, mentre tutti i vetri rivolti verso l’ambiente interno devono essere stratificati e con un adeguato spessore in relazione alle dimensioni.
Si segnalano alcuni casi importanti da rispettare:
a) Vetrate isolanti con un solo vetro di sicurezza, e con urto prevedibile da un solo lato, il vetro di sicurezza deve essere installato sul lato del possibile impatto delle persone durante l’impiego. In fase progettuale devono comunque essere tenute in considerazione le conseguenze della rottura di entrambi i vetri componenti la vetrata isolante e di conseguenza prendere le dovute precauzioni di sicurezza per il vetro non esposto direttamente al contatto.
b) Qualora l’impatto della persona possa verificarsi da entrambi i lati della vetrata isolante, entrambi i vetri componenti devono essere tassativamente di sicurezza.
c) In tutti i casi in cui la rottura del vetro temprato possa produrre frammenti capaci di generare pericolo per la loro massa, l'altezza di caduta o l'ubicazione, è bene considerare l'opportunità di impiegare il prodotto stratificato temprato/ indurito
d) Per i prodotti temprati richiedere la prova HST al fine di ridurre le auto rotture del vetro temprato
e) Si possono adottare criteri diversi da quelli indicati nella norma UNI 7697, purché non conducano a condizioni di sicurezza meno favorevoli
f) L’ adozione dei tipi di lastra da impiegare prescritti nel prospetto 1 della norma UNI 7697 è vincolante, a meno che il rischio di danno connesso a quella particolare applicazione sia stato eliminato con provvedimenti o protezioni adeguati.
g) Per le applicazioni con prodotti stratificati/temprati in relazione alle modalità di fissaggio è necessario fare la valutazione della resistenza residua del prodotto in caso della rottura entrambi i vetri temprati e valutare l’utilizzo di un plastico ionomero al posto di un plastico di polivinilbutirrale.
h) Per gli ambienti esterni é’ necessario calcolare la temperatura che potrebbe raggiungere il vetro nelle varie stagioni al fine di valutare il trattamento termico da effettuare sul vetro, inoltre la temperatura può avere un effetto importante sulle proprietà degli intercalari nel caso del vetro stratificato e di conseguenza effettuare la scelta sulla soluzione più appropriata